LE GIURIE DELLA XVIII EDIZIONE 2023

Ema Stokolma

TESTIMONIAL Ema Stokholma

Ema Stokholma, nome d’arte di Morwenn Moguerou, nasce a Romans-sur-Isère, piccola cittadina non troppo distante da Valence, nel cuore della Francia. Giovanissima, inizia a viaggiare e a vivere nelle capitali più importanti d’Europa: Londra, Parigi e Berlino. Proprio nel corso di queste esperienze, si consolida la sua passione per la musica, riuscendo ad affermarsi come una delle dj più rinomate.
Arrivata in Italia, comincia a seguire, commentando in televisione e dietro i microfoni della radio, i grandi eventi musicali per la Rai: racconta il Festival di Sanremo su Rai Radio 2 insieme a Gino Castaldo, i Brit Awards per Rai 4 insieme ad Andrea Delogu, e, per la stessa rete, con Federico Russo l’Eurovision.
Nel 2020 è alla conduzione del Prima Festival della 70esima edizione del Festival della canzone italiana. Inoltre, presenta su Rai 4 Stranger Tape in Town, un programma tv che fotografa i nuovi artisti del panorama musicale italiano, trapper e rapper, proprio nel cuore dei luoghi simbolo della nuova scena musicale: la strada e i quartieri popolari.
Dal 2017 con Gino Castaldo conduce il programma Back2Back in onda su Rai Radio2, uno spazio dedicato alle tendenze musicali, al cinema e alle serie TV.
Nel 2020, la coppia è alla conduzione di nuovi format: Let’s Play, una serie di appuntamenti con i big della musica italiana, ripercorrendo la carriera e la vita privata di autori e performer; ed Esordi, il primo no talent radiofonico che da spazio ai giovani cantanti che saranno le voci di domani.
Disponibile anche su Rai Play, Ema e Gino presentano al pubblico giovani cantautori, sostenuti dai consigli di grandi artisti che raccontano e condividono a loro volta i loro esordi, vicini e lontani.
In occasione della 71esima edizione del Festival di Sanremo, Ema racconta su Rai 1 le audizioni di Ama Sanremo, il concorso che porterà sul palco del Festival le nuove proposte. Sempre con Gino Castaldo e Andrea Delogu, commenta la kermesse canora dalla Glass Box del Teatro Ariston.
Il suo account Instagram, @emastokholma, è una galleria d’arte 2.0 in cui, da 4 anni, condivide le tele che realizza, incorniciando così i momenti più significativi della sua vita.
P.O.V. Dal digitale alla tela è la sua prima pittorica personale, in mostra a Roma nell’autunno del 2021 presso Spazio Fontanella.
“Per il mio bene” è il suo primo romanzo autobiografico, edito da Harper Collins Italia, in cui racconta il suo passato, un’infanzia travagliata che le ha insegnato a non perdere la speranza perché il lieto fine è possibile. Vincitore del Premio Bancarella nel 2021.
Nel 2021 debutta nella veste di cantante: il suo primo singolo, Ménage à trois, è uscito per Polydor il 18 giugno 2021.
Nell’estate del 2022 conduce, insieme ai Gemelli di Guidonia, Happy Family, in onda su Rai Radio2 e Rai 2.

GIURIA LUNGOMETRAGGI

Presidente Cinzia TH Torrini
Federica Fabbiani
Tiziana Triana

Cinzia Torrini
Cinzia TH Torrini nasce a Firenze. Dopo lo studio all’Accademia di Cinema di Monaco di Baviera lavora come regista, sceneggiatrice e produttrice di cinema e televisione. Nel 2005 riceve da parte del Presidente Carlo Azeglio Ciampi la nomina di Cavaliere Ufficiale. Debutta alla mostra di Venezia nel 1982 con il film “Giocare d’Azzardo” dove riceve numerosi premi e una nominazione al David di Donatello. Nel 1985 gira per il cinema la produzione americana Hotel Colonial con John Savage, il premio Oscar Robert Duvall e Massimo Troisi. Seguono numerosi tv movie e miniserie in due puntate come regista, spesso in coproduzione con la Germania, la Francia e la Svezia. Nel 2003 ha un successo da record con “Elisa di Rivombrosa”, una serie tv di 13 puntate da 100 minuti. La serie ambientata nel 1700, viene venduta in vari paesi europei e riceve numerosi premi, fra cui quattro Telegatti. Seguono altre miniserie e serie di successo per la tv come “Don Gnocchi” (2004), “Donna Detective” (2007), “Tutta la Verità” (2009), “Terra Ribelle” (2010), “La Certosa di Parma” (2012), “Un’altra vita” (2014), “Anna e Yusef” (2014), “Sorelle” (2017), “Pezzi Unici” (2018), “Fino all’ultimo battito” (2022). Fra i suoi documentari prodotti e diretti sono “Celestino V. Il Papa fuori dal mondo” (2022), “Artigiani Fiorentini” (2013), “La famiglia Antinori” (2013), “Un incontro” con Chiara (2007). Dal 2005 tiene masterclasses di “Recitazione con la macchina da presa” in varie accademie e istituzioni in Italia.
Federica Fabiani
Federica Fabbiani, giornalista e scrittrice, ama scrutare gli schermi per scovare percorsi inediti al confine tra reale e immaginario. Nel 2021 per l’editore Asterisco è uscito il volume collettaneo Architetture del desiderio. Il cinema di Céline Sciamma, curato con Chiara Zanini. Sempre nell’ambito della critica cinematografica femminista e lesbica, ha pubblicato Sguardi che contano. Il cinema al tempo della visibilità lesbica (Iacobelli editore, 2019) e Zapping di una femminista seriale (Ledizioni 2018). Cura un podcast sul cinema lesbico (Reno, 1959), fa parte della redazione della rivista femminista “Leggendaria”, per cui scrive di cinema e serie tv; ha scritto di “Sense8” nel volume collattaneo Il tempo breve (Iacobelli 2018) e di “Tales of the city” in Queer Gaze (Asterisco, 2020). E’ programmer di Some Prefer Cake, Bologna Lesbian Film Festival. Si è appassionata, nel passato, di giornalismo online (Un mare di notizie, Etas 2003), di cinema lesbico (Visioni lesbiche, 40k 2013), di tecnologia e media (vari saggi in volumi collettanei).
Tiziana Triana
Tiziana Triana , direttrice editoriale di Fandango Libri.  Ha scritto Luna Nera – Le Città Perdute, primo volume di una trilogia per Sonzogno in seguito adattata per Netflix. Ha collaborato alla sceneggiatura di Pantafa, film diretto da Emanuele Scaringi. Si interessa da anni di femminismo, politica, storia delle donne e della stregoneria.

GIURIA CORTOMETRAGGI

Presidente Carmen Pignataro
Angelica Giusto
Anna Ammirati
Eugenia Costantini

Carmen Pignataro
Carmen Pignataro, nata il 20 febbraio 1955 a Cosenza, vive a Roma, è organizzatrice teatrale. Dal 1976 al 1989 si è occupata della direzione organizzativa del Teatro La Maddalena: produzione e circuitazione di spettacoli, ideazione e organizzazione di rassegne e laboratori. Contemporaneamente e spesso in sinergia con la Maddalena crea e cura eventi e progetti legati al cinema, alla musica, all’arte delle donne, fra i quali due edizioni della Rassegna Internazionale Cinema Donna con la Provincia di Roma, Assessorato al Turismo e la Gaumont, al cinema King (1982-1984) e cinque edizioni del Festival L’altra metà della scena, nell’ambito dell’Estate Romana, con l’Assessorato alla cultura del Comune di Roma. È anche agente teatrale di artiste fra le quali, negli anni Ottanta e Novanta, Piera degli Esposti, Franca Valeri, Patty Bravo, Annalisa Scafi, e organizza le tournée nazionali e internazionali di vari spettacoli. Terminata nel 1989 l’esperienza del Teatro La Maddalena, fonda nel 1992 la Coop.Teatro 91 con Piera Degli Esposti, Alberto Casari, Annalisa Scafi e Luigi Cinque, con cui produce Duse con Piera Degli Esposti  di cui organizza la tournée in Sud America. Dal 1994 è Direttrice artistica del festival “I Solisti del Teatro” presso i Giardini della Filarmonica Romana all’interno dell’ Estate Romana patrocinata dal Comune di Roma, di cui si sono svolte XXVI edizioni. Dal 1995 al 2017 organizza per il Comune di Roma anche vari eventi del calendario pubblico festivo: Feste di Capodanno, Carnevale, le Feste per l’8 marzo, il Gran ballo di ferragosto e la Notte dei Musei (2013-2017)
Angelica Giusto
Angelica Giusto, nata e cresciuta in Liguria nella terra di naviganti, poeti e cantautori si trasferisce presto a Roma pur mantenendo un legame viscerale ed indissolubile con la sua terra. Una breve parentesi nella moda le darà la possibilità di avvicinarsi in maniera definitiva alla sua più grande passione, il cinema. Inizia un percorso parallelo di studio come attrice presso il centro intensivo di allenamento per attori diretto da Gisella Burinato che frequenta per tre anni e si laurea al DAMS curriculum cinema. Continua in seguito la sua formazione artistica con diversi registi di cinema e teatri attivi nel panorama nazionale ed internazionale. Debutta sul piccolo schermo in diverse serialità italiane trasmesse dalle Rai tra cui “Vite in fuga” e “L’alligatore”, sul grande schermo ed in seguito su Netflix nella trilogia “Sul più bello” con il personaggio di Cristina. La ritroveremo in primavera su Mediaset nella seconda stagione di “Luce dei tuoi occhi” nelle vesti di Dora Volpato.
Anna Ammirati
Anna Ammirati, nata a Castellammare di Stabia, comincia la sua carriera esordendo a teatro all’età di otto anni. Dopo il diploma in arte applicata e fotografia, si trasferisce a Roma per frequentare la facoltà di psicologia all’università “La Sapienza”. A Roma segue anche corsi di recitazione e si diploma all’Accademia di Teatro dell’argentina Beatrice Bracco. Nel corso degli anni si perfeziona seguendo corsi con maestri del Lee Strasberg Theatre and Film Institute Geraldine Baron, con Greta Seacat e Paul Haggis. Frequenta la Master Class alla Biennale di Venezia con Franco Visioli e Letizia Russo.
Nel 1997 il regista Tinto Brass la sceglie per il ruolo di protagonista nel film “Monella”, nel quale è anche interprete della colonna sonora diretta dal maestro Pino Donaggio. Successivamente è protagonista di altri film, tra cui “Quartetto” e “Alla fine della notte” di Salvatore Piscicelli, “Rose e pistole” di Carla Apuzzo e “I fetentoni” di Alessandro Di Robilant. E’ protagonista in “La repubblica di San Gennaro” di Massimo Costa, interpreta la psicologa Irene nel film “L’amore buio” di Antonio Capuano, e Anna nella commedia “Ma che bella sorpresa” di Alessandro Genovesi. È tra le protagoniste dell’opera prima di Simone Aleandri “La Notte piu lunga dell’anno”.
Ha partecipato a varie serie televisive come “Non lasciamoci più” di Vittorio Sindoni, “Il generale Dalla Chiesa” di Giorgio Capitani, “Donna detective” di Cinzia TH Torrini e “Donna Detective 2” di da Fabrizio Costa, “Joe Petrosino” di Alfredo Peyretti, “Tutti i padri di Maria” di Luca Manfredi, “L’oro di Scampia” di Marco Pontecorvo, “Non uccidere” di Giuseppe Gagliardi, “Punta di Piedi” di Alessandro D’Alatri e “Squadra Mobile 2” di Alexsis Sweet. Nella nuova serie “Mare fuori” di Carmine Elia, Ivan Silvestrini e Milena Cocozza è un’agente penitenziaria del carcere minorile di Nisida, diretta da.
Ha riscosso grande successo di critica e di pubblico nel panorama teatrale italiano con “La donna seduta” di Copi e “Tale madre tale figlia” di Laura Forti. È stata protagonista del progetto “Gioventù senza Dio” di Ödön von Horváth, diretto da Walter Le Moli e della piece teatrale “Ritorno a Pompei” tratta dal romanzo della scrittrice Amélie Nothomb, rappresentato al Teatro Mercadante con la regia di Alessandro Maggi. Dal gennaio 2020 è protagonista in teatro della pièce “Oh scusa dormivi”, scritta da Jane Birkin e diretta da Marcello Cotugno.
Come regista ha debuttato con lo spettacolo “Napsound”. Ritorna in scena nella stagione 2017/2018 con un nuovo spettacolo dal titolo “Carne Nuova” tratto dalle poesie di Wislawa Szymborska, Nina Cassian e Patrizia Valduga. Scrive e conduce il programma radiofonico “C’era una volta” su Rai Radio Live.
Ha realizzato una serie podcast intitolata “Fluid”, sul mondo LGBTQIA+, ed è stata sostenitrice del DDL Zan.
Eugenia Costantini
Eugenia Costantini, nata a Roma e cresciuta in Francia, inizia a recitare giovanissima prima con Marie Noelle Sehr poi con Josée Dayan. Tornata in Italia, lavora in televisione come al cinema, con, tra gli altri, Alberto Sironi, Giovanni Veronesi, Ken Loach. Nel 2011, grazie al ruolo nel film “18 anni dopo” di Edoardo Leo, vince una borsa di studio nella scuola di Susan Batson a New York, dove inizia un percorso tutt’ora attivo. Tra le esperienze teatrali più formative, il ruolo di Viola ne’ “La dodicesima notte” per la regia di Carlo Cecchi, ma anche spettacoli e tournée con tra gli altri, Eleonora Danco e Roberto Andò. In televisione interpreta il ruolo di Cristina Avola Burkstaller nella serietv di culto “Boris”. Seguono molti film, tra cui “Una famiglia perfetta” di Paolo Genovese, “La montagna silenziosa” di Ernst Gossner, “Maraviglioso Boccaccio” di Paolo e Vittorio Taviani. È tra i protagonisti del film “La tristezza ha il sonno leggero” di Marco Mario de Notaris, per cui è candidata ai Nastri d’Argento nel 2020. In seguito interpreta, per Sky, la madre di Francesco Totti in “Speravo de morì prima”, lavora sulla serietv di Gabriele Muccino “A casa tutti bene”, nel film “Santa guerra” di Samantha Casella, e torna su “Boris 4” su Disney Channel.
A Maggio sarà tra i protagonisti della seconda stagione della serie-tv “A casa tutti bene”. Ha appena finito di girare il suo primo corto-metraggio da regista dal titolo “Niente” con protagonisti un gruppo di adolescenti.

GIURIA DOCUMENTARI

Presidente Giuliana Misserville
Susy Laude
Francesca Valtorta

Giuliana Misserville
Giuliana Misserville si occupa di critica letteraria femminista e la sua pubblicazione più recente è il saggio Donne e fantastico. Narrativa oltre i generi (Mimesis 2020). Nel corso degli anni ha contribuito alla fondazione e diffusione della Società Italiana delle Letterate (SIL) di cui è stata Presidente nel biennio 2014-2015, curando altresì diversi saggi e pubblicazioni collettanee. Collabora con varie riviste cartacee e online e fa parte della redazione di Leggendaria. L’ultima sua creatura è un podcast intitolato “La mano sinistra. Il podcast delle storie fantastiche” in corso di diffusione sulle maggiori piattaforme.
Susy Laude
Susy Laude dopo aver frequentato il liceo linguistico sperimentale scientifico a Salò sul lago di Garda, si trasferisce a Parma dove si laurea in Lettere e Filosofia, con indirizzo di Teatro medioevale, scrive la tesi sul regista Mario Ferrero e la nascita della televisione in Italia. Contemporaneamente all’università frequenta un corso di recitazione, scenografia, costumi e regia presso il Teatro delle Briciole di Parma, entrando a far parte della compagnia stabile dello stesso teatro. Nel 2000 si trasferisce a Roma dove viene scelta per entrare a far parte dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Nel 2003 viene scelta da Giorgio Albertazzi nella compagnia stabile del teatro Argentina e debutterà in televisione a fianco di Giorgio Albertazzi e Dario Fò nella trasmissione “Raccontano il teatro”, mentre al cinema diventa nota grazie alla pellicola dello spagnolo Luis Prieto, “Ho voglia di te” (2007). Scelta come protagonista del film “Billo il grand Dakar” della regista Laura Muscardin, inizia a collaborare in diversi film lavorando con diversi registi fra cui Gianluca Maria Tavarelli, che la dirige nel cortometraggio “La mia ossessione” (2004), nel film “Non prendere impegni stasera” (2006) e nella miniserie tv “Maria Montessori – Una vita per i bambini”. La sua carriera di attrice prosegue con il videoclip di “Basta poco” di Vasco Rossi e una mini serie in tv del regista Prieto per RaiUno dal titolo “Il signore della truffa” accanto a Gigi Proietti. Nel 2008 partecipa al film drammatico “Il resto della notte”, regia di Francesco Munzi, che andrà al festival di Cannes. Nel 2012 è nelle sale con “Henry” diretta da Alessandro Piva con cui collaborerà nuovamente in una serie TV per canale 5. Nel 2015 è nel cast del film “Loro chi?”, opera prima del regista Francesco Miccichè accanto a Edoardo Leo, nel 2016 è tra i protagonisti del film di Ivan Cotroneo, “Un bacio”, che tratta con grande sensibilità i temi del bullismo. Nel 2017 è protagonista accanto a Claudio Bisio e Frank Matano nella serie di Sky “The Comedians”. Il 2018 la vede al cinema con il film “Metti la nonna in freezer”, accanto a Fabio De Luigi e Miriam Leone, per la regia di Fontana e Stasi. Nel 2019-2020 è nel film “Compromessi sposi”, commedia di Francesco Miccichè, partecipa ai film “Appena un minuto” per la regia di Francesco Mandelli e “Gli uomini d’oro” di Vincenzo Alfieri, è nuovamente accanto a Fabio De Luigi e con Dino Abbrescia nel film “Se mi vuoi bene”, regia di Fausto Brizzi. Insieme alla carriera come attrice, Susy realizza una serie di regie teatrali, debuttando al foyer del teatro Due di Parma con un’opera di Pirandello per poi mettere in scena a Roma lo spettacolo “Il club della ribalta”, inserito in una rassegna curata da Pier Francesco Favino nel 2012. Realizza il cortometraggio “Madame” tratto da “Les Bonnes” di Jean Genet nel 2016, lanciato da Vogue.it e premiato al Formia Film festival. Nel 2017 scrive e dirige un progetto sperimentale, una mini serie intitolata “LASPES” vincitore di vari premi (Videoclip festival, Festa del cinema di Roma, Cinecibo film festival) e come miglior regia all’Asti film festival. Nel 2019 scrive e dirige uno spettacolo teatrale interpretato dal compagno Dino Abbrescia che racconta aneddoti di vita vera, mescolando audiovisivo e teatro. Nel 2021 esordisce con il suo primo lungomentraggio intitolato “Tutti per Uma”, coprodotto e distribuito da Vision Distribution.
Francesca Valtorta
Francesca Valtorta, nata a Roma, frequenta il Centro Sperimentale di Cinematografia e si diploma nel 2010. Il suo esordio cinematografico è nel film “Baciami ancora”, per la regia di Gabriele Muccino, in cui è la co-protagonista, nel ruolo di Anna, recita nel film “Immaturi – Il viaggio” (2012) e in “Ci vuole un fisico” di Alessandro Tamburini (2018). Ha preso parte a numerose serie televisive, a partire dal 2011 (seconda stagione de “Il commissario Manara 2” con la regia di Luca Ribuoli, “R.I.S. Roma – Delitti imperfetti” 2 e 3 con la regia di Francesco Miccichè e fiction Rai “Che Dio ci aiuti” con la regia di Francesco Vicario), al 2013 (sesta stagione di “Squadra antimafia”, nei panni della nuova antagonista Rachele Ragno, e “Braccialetti rossi”, con il ruolo della sorella di Cris) fino alle più recenti “Fino all’ultimo battito”, con la regia di Cinzia TH Torrini (2021) e “Più forti del destino”, con la regia di Alexis Sweet (2022). Partecipa a cortometraggi, da “Il fidanzamento di mia madre” diretto da Gaia Gorrini con Alessandro Haber e Alessandra Mastronardi (2012) fino a “68.415” con la regia di Antonella Sabatino e Stefano Blasi (2022), per il quale ha ricevuto il premio come Migliore Attrice all’Asti International Film Festival. A teatro il suo ultimo ruolo è quello di co-protagonista nella pièce “Caravaggio, il maledetto”, per la regia di Ferdinando Ceriani (2023). Prende parte a clip musicali per la band italiana About Wayne, “The Maniac of the Seventh floor (2010), per i Gran Turismo Veloce (2010) e per Ligabue, “Sotto bombardamento” (2012).

GIURIA COLONNE SONORE

Presidente Chiara Civello
Nicoletta Conti
Maria Francesca Agresta

Chiara Civello
Chiara Civello nasce a Roma e lì scopre la musica. Dall’età di due anni, cresce davanti a un pianoforte e suona istintivamente. È allora che Chiara inizia “un rapporto personale” con lo strumento. Negli anni impara poi a suonare la chitarra da autodidatta. A 16 anni, senza dirlo ai genitori, supera un’audizione per l’ammissione alla Berklee College of Music, una delle scuole di musica americane più apprezzate. Riesce ad entrare facilmente e vince anche una borsa di studio. A 18 anni lascia la Capitale alla volta dell’America, per frequentare il Berklee College of Music. E il suo incredibile destino la porta a condividere una stanza del dormitorio con Antonia Bennet, figlia di Tony, che rimane molto colpita dal suo talento. Alla Berklee, oltre ad apprendere l’arte della composizione e dell’arrangiamento, impara “come camminare nella musica” ma anche l’apertura mentale, il “metissage” e l’identificazione di ciò che la muoveva musicalmente. Diventa la prima artista italiana nella storia ad esordire con la leggendaria etichetta Verve Records, sotto la produzione di Russ Titelman: Last Quarter Moon (2005) contiene sette canzoni scritte da lei, e tre in collaborazione con altri artisti. La ballad Trouble è composta a quattro mani con Burt Bacharach, vero monumento della storia della musica. Il secondo album, The Space Between (2007), prodotto da Steve Addabbo per la Emarcy/Universal Jazz and Classic, mostra un lato più intimo di Chiara. Un viaggio attraverso 13 brani, tra cui Night e Un Passo Dopo l’Altro. Se nel primo disco ti cerchi e nel secondo ti raccogli, nel terzo cominci a trovarti. E infatti 7752 ha una precisa connotazione geografica. Il numero è la linea d’aria in chilometri che congiunge le due città chiave del disco: New York, la città in cui Chiara vive da anni, e Rio, quella che le cambia la vita: è lì che nel 2008 inizia la sua collaborazione con Ana Carolina, star del pop brasiliano e sua principale collaboratrice nella scrittura di questo album. Scritto tra Rio, Trastevere e New York, 7752 ha un cast d’eccezione: Marc Ribot alla chitarra, Jaques Morelenbaum al violoncello, Mauro Refosco alle percussioni. Nel disco emerge un lato della voce di Chiara più pop, libero, immediato, ironico, in una felice alchimia tra rock anni ‘60, melodia italiana, armonia brasiliana e R&B. 7752 Deluxe Edition, ristampa del 2010, contiene l’inedito Tre (scritto con Rocco Papaleo). Nel 2012 Chiara partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo, nella categoria BIG, con una canzone, scritta insieme alla cantautrice italo/spagnola Diana Tejera, che ha dato il titolo al suo quarto album in studio: Al posto del mondo. La canzone ha ricevuto un grande successo di critica e quello stesso anno la canzone “Problemi”, nella versione portoghese “Problemas” vince il premio come migliore canzone del 2012 in Brasile. Un riconoscimento conferito all’unanimità dalla Giuria Popolare Brasiliana. Al quinto album in studio, Canzoni (2014), Chiara Civello si presenta nell’inedita veste di sola interprete, immergendosi in quell’oceano meraviglioso che è la musica italiana: un disco di canzoni d’amore dal sound elegante, che mescola il Northern Soul alla Bossa Nova, il Blue Eyed Soul al jazz e al pop internazionale. Tanti gli ospiti straordinari: Gilberto Gil, Chico Buarque, Ana Carolina ed Esperanza Spalding. Gli arrangiamenti per orchestra sono scritti dal leggendario Eumir Deodato (arrangiatore di Sinatra/Jobim, Bjork e Roberta Flack) e il dj-producer Nicola Conte crea il perfetto amalgama tra una sensibilità musicale contemporanea e internazionale e la vivida profondità del suono analogico. Pop elegante, influenze brasiliane, alcuni brani sorprendenti del cinema italiano ed elettronica subliminale. Tutto questo e molto altro è Eclipse, il suo sesto album in studio che ce la restituisce ancora nuova e diversa. Gli elementi che da sempre caratterizzano la sua musica ci sono tutti, ma le sfumature sono inedite, grazie anche alla brillante produzione di Marc Collin (a.k.a. Nouvelle Vague) che ha trovato il perfetto equilibrio tra atmosfere classiche e sound moderno. Tra gli ospiti, Francesco Bianconi dei Baustelle, Cristina Donà, Diego Mancino, Pippo Kaballà, i giovani cantautori Dimartino e Diana Tejera, i grandi musicisti brasiliani Pedro Sà e Roubinho Jacobina. Il tutto sotto la buona stella delle suggestioni cinematografiche. Dopo Eclipse Chiara e il produttore francese Marc Collin tornano a lavorare insieme per la seconda volta e presentano «Chansons: Chiara Civello Sings International French Standards», una tracklist di 12 brani classici risalenti al 1945 al 1975 tutti di cantautori francesi.
Nicoletta Conti
Nicoletta Conti Nata a Bologna, ha compiuto gli studi di pianoforte, composizione e direzione d’orchestra presso i Conservatori G. Verdi di Milano, G.B. Martini di Bologna e S. Cecilia di Roma; ha inoltre conseguito la Laurea Magistrale in Musicologia presso l’Università di Bologna. In seguito si è perfezionata in direzione d’orchestra con F. Ferrara a Siena, L. Hager a Salisburgo, L. Bernstein, S. Ozawa e K. Masur a Tanglewood negli USA. Vincitrice di numerosi premi tra cui il Concorso di Musica da Camera Città di Stresa e Nico/ai Malko Competition per Direttori d’Orchestra a Copenhagen, nel 1987 ha iniziato l’attività direttoriale in Italia e all’estero dedicandosi sia al repertorio lirico che a quello sinfonico. In seguito al seminario tenuto da Leonard Bernstein presso l’Accademia di Santa Cecilia a Roma è stata scelta dal Maestro stesso come sua assistente debuttando alla guida dell’omonima Orchestra con cui ha ottenuto un vivo successo di pubblico e di critica. Nel 1989 ha ricevuto in Campidoglio il prestigioso Premio Minerva per le Arti, prima musicista italiana ad esserne insignita. Nel 1992 ha ricevuto il Premio Pisa Donna e il Premio Nettuno d’oro. Nel 2006 ha ricevuto l’alta onorificenza di Cavaliere Ufficiale della Repubblica dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi; nel 2008 ha ricevuto il Premio Profilo Donna presso il Teatro Pavarotti di Modena. Ha collaborato come assistente musicale e pianista con importanti Festival e Teatri, tra cui il Covent Garden, il Teatro Comunale di Firenze, il Teatro Comunale di Bologna, il Rossini Opera Festival, il Festival della Valle d’ltrìa. Nell’agosto 2000 è stata assistente del Sir Antonio Pappano a Londra per la realizzazione del CD e del film-opera Tosca con l’Orchestra del Covent Garden; in seguito è stata assistente del M0 Pappano presso gli studi EMI per la registrazione del film-opera li Trovatore. Ha inoltre collaborato come assistente del M0 Georges Pretre per la registrazione di Pagliacci con /’Orchestre National de France. Molto intensa anche l’attività concertistica a fianco di grandi artisti quali Luciano Pavarotti, Renato Bruson, Leo Nucci, Daniela Dessì e Fiorenza Cossotto. Ha guidato complessi prestigiosi quali Kiushu Symphony Orchestra, Tokyo Philarmonic, Orchestra, Hungarian Symphonic Orchestra, Stuttgarter Philarmonic, Tanglewood Music Festival Orchestra, Rishon Le Tzion Orchestra, Royal Philarmonic Orchestra, Orchestra Sinfonica Fondazione A Toscanini, Orchestra Regionale Toscana, Orchestra I Pomeriggi Musicali, Orchestra Arena di Verona, Orchestra Haydn di Bolzano, Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, Orchestra Verdi di Milano, Orchestra da Camera di Bologna, Orchestra I Filarmonici di Bologna, Orchestra Filarmonica di Torino, Orchestra Opera di Varna, Orchestra Opera di Sofia. Nel 2002 ha diretto un gala lirico per i’EXPO 2002 di Lisbona al Teatro Stio Carlos con Angela Gheorghiu, ottenendo un vivo successo. Nel 2009 ha diretto il Concerto annuale per il Parlamento Europeo ripreso dalla Rai presso il Teatro di Corte nella Reggia di Caserta. Nicoletta Conti è docente presso il Conservatorio G.B. Martini di Bologna e nel 2016 è stata nominata con Decreto Ministeriale come Membro Esperto per il Ministero del CDA del Conservatorio G. Frescobaldi di Ferrara. E’ attiva nell’organizzazione dello spettacolo e nel 2000 in occasione di Bologna Città della Cultura ha organizzato con successo a Bologna il Festival Donne di Musica dedicato alla ricerca musicologica ed esecuzione del repertorio di compositrici dal ‘500 ai giorni nostri. E’ regolarmente invitata come docente in Masterclass e seminari dedicati allo studio dell’interpretazione dell’opera; dal 2016 è Direttrice Artistica del Masterclass Internazionale dedicato allo studio dell’Opera Bologna International Opera Academy (BIOA) in collaborazione con le maggiori Istituzioni musicali della Città e con il patrocinio del Comune di Bologna. Nel 2017 ha fondato il Concorso Internazionale Bologna International Vocal Competition (BIVC), grazie al sostegno di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e di Confcommercio Ascom Bologna, nonché al generoso patrocinio di Comune di Bologna e Regione Emilia-Romagna. Nicoletta Conti è invitata regolarmente in Giappone come direttrice di opere liriche e docente in Masterclass e conferenze presso importanti Istituzioni musicali. Il 18 aprile 2013 è stato pubblicato il libro intitolato Rita Levi Montalcini: aggiungere vita ai giorni a cui Nicoletta ha contribuito con la testimonianza di vita insieme ad altre nove donne di successo fra cui Carla Fracci e Margherita Hack. Fra gli impegni futuri spiccano alcuni concerti sinfonici in Bulgaria, Polonia e Russia.
Maria Francesca Agresta
Maria Francesca Agresta è Docente di Storia e Storiografia della Musica e di Storia della Musica applicata alle immagini presso il Conservatorio Statale di Musica Santa Cecilia di Roma. Ha insegnato tale materia dal 1984 anche in altri Conservatori Statali di Musica, fra cui il Giuseppe Verdi di Torino e l’Alfredo Casella di l’Aquila. Si è laureata in Lettere presso l’Università degli studi di Roma “La Sapienza” con il Prof.re Fedele d’Amico e successivamente si è specializzata in Musicologia presso l’Università degli Studi di Bologna. In tempi più recenti ha conseguito la Laurea Specialistica in Scienze dello Spettacolo e della Produzione Multimediale presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Studi di composizione effettuati con il Maestro Mauro Bortolotti e di pianoforte hanno completato la sua formazione storico-musicologica. Nel corso degli anni ha frequentato corsi specialistici come il “Master Internazionale di Musica per film” presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma – Scuola Nazionale di Cinema (2004) e “La gestione dei progetti di spettacolo” e “Management della cultura” presso la SDA Bocconi di Milano (1997 e 1998). Si è occupata di vari ambiti della musicologia, con studi originali sulla storia del teatro musicale del Settecento, sulle problematiche analitiche della musica strumentale del secondo ottocento, con particolare riguardo agli ultimi lavori per pianoforte di Franz Liszt. In anni più recenti esigenze di tipo didattico e culturale l’hanno spinta ad indirizzare le proprie competenze scientifiche allo studio della musica applicata alle immagini, con particolare attenzione alle problematiche teoriche ed estetiche del film-opera e alla ricognizione storica della cinematografia di genere, documentaria e d’autore attraverso l’operato nella settima arte dei compositori Nino Rota, Carlo Savina e Daniele Paris. Nell’ambito della sua attività didattica ha ideato e realizzato alcuni corsi per l’Alta Formazione dei Conservatori inerenti la sua attività di ricerca e di studio. Nell’ambito dei corsi è stato intrapreso un percorso di collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma – Scuola Nazionale di cinema di Roma.
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