GIOVEDÌ 9 MAGGIO

Sala 1 ore 21.00

Presentazione e proiezione del video/trailer “Svelarsi”
Spettacolo per sole donne (cis, trans, non-binary)
Regia di Silvia Gallerano
Con la presenza delle attrici

Note di regia. Solo corpi femminili: è questo l’esperimento. Si tratta di una chiamata. Risponde chi se la sente. Ci sono parole. Tante. Che coprono, che proteggono i corpi. E poi ci sono i corpi… Ecco, noi ci spogliamo proprio. I nostri pezzi li mostriamo tutti. E come i nostri corpi mostrati a pezzi, così si presenta il lavoro. Una composizione di quadri, fatti di immagini e parole. Svelarsi non è uno spettacolo e basta… può essere scritto solo con le persone che vi assistono… è la risultante dell’incontro sempre diverso tra chi è sul palco e chi è in platea; quello che desideriamo non è la realizzazione di un oggetto artistico chiuso e definito bensì l’indagine di quella zona fluttuante nella quale i corpi che sono sul palco incontrano quelli che sono seduti in platea.

Sala 1 ore 21.30

L’Amore è un Accollo
Canzoni e poesie – quasi – romantiche
Concerto di Giulia Ananìa

Erotiche e ironiche, tenere e al tempo sferzanti, innamorate persino nella disillusione e dolci anche quando piangono e, nel sorridere, riflettono, commuovono e feriscono… Così sono le parole cantate da Giulia Ananìa: romane come la lingua universale che fu di Pier Paolo Pasolini e di Gabriella Ferri, stradaiole per vocazione girovaga di un’autrice dalle radici capaci di estendersi da Trastevere a Bombay; e, come uno scalpello, capaci di cesellare in un tempo via via crudele e indifferente quegli attimi di assoluto stupore a cui si dà il nome di Poesia.

Giulia Ananìa - foto Chiara Pasqualini

Giulia Anania è cantautrice, autrice, poeta e paroliera per i più grandi artisti italiani, una provocatrice culturale e un’attivista queer. “L’amore è un Accollo” è uno spettacolo ad alto tasso emozionale, tra canzone, poesia, dialetto romanesco: dove ci sarà da commuoversi, e divertirsi. (Foto di Chiara Pasqualini)

Foyer del Festival – Dal 9 al 12 maggio

DI ACQUA E DI TEMPO/OF WATER OF TIME
Esposizione itinerante

DI ACQUA E DI TEMPO

Il progetto “Di Acqua e di Tempo” – che è anche editoriale – trae ispirazione dal libro delle ore, una raccolta di preghiere di epoca medievale che seguiva la scansione quotidiana data dalle campane e accompagnava le fasi dell’intera vita dei monaci, poi delle donne in città. Le miniature rappresentavano episodi della storia sacra, e in seguito, su richiesta delle donne, episodi relativi alla vita della madonna. Il libro veniva avvolto in una lunga stoffa e trasmesso di madre in figlia.

Di Acqua e di Tempo è un percorso espositivo che esce dalle pagine del libro omonimo, procedendo in senso inverso rispetto alla norma che vuole il catalogo come compendio di una mostra. Ma il volume Di Acqua e di Tempo è ben più di un catalogo: concepito come prima tappa di un percorso multimediale, il libro, curato da Costanza Ferrini, raccoglie poesie, scritti, opere pittoriche e grafiche e fotografie attorno alla materia dell’acqua, un mix raffinato e puntuale di contributi dedicati alla poeta e artista visiva libanese Etel Adnan. […]
Le opere, allestite in forma rizomatica, giustapposte si coincidono e si differenziano, moltiplicano un racconto del tempo che si pone accanto al tempo cronologico della Storia e dello storicismo, un tempo che supera il principio di causalità e afferisce alle qualità dell’emozionale, della cura delle cose, della crescita biologica e intellettiva-spirituale. (Jamila Campagna)

Espongono:
Batool Abuakleen GAZA
Maria Pace Chiavari RIO DE JANEIRO
Virginia Carbonelli ROMA
Costanza Ferrini ROMA
Marta Fontana CARLOFORTE
Anyk Lepore LIONE 1954 – CHAMBERY 2020
Anna Onesti ROMA
Doke Ostle OXFORD
Cinzia Raccuglia MILANO
Margherita Riva CAGLIARI
Raffaella Valsecchi MILANO
Francesca Manca di Villahermosa CAGLIARI
Latifa Yousef GAZA 1948- IL CAIRO 2022
Noe Z MILANO

Le artiste fanno parte del Collettivo internazionale Zizzanie. Nato intorno a un libro composto di opere e poesie nel 2016 interrogandosi sullo sguardo delle malerbe, delle zizzanie appunto, sul cemento e sulla terra, l’incolto e il giardino…
Dal 2020 si sono interrogate sul tema del tempo, frazionato nelle ore, ciclico, della vita e dell’acqua e della loro relazione. Ne è nato un progetto anche editoriale in forma di libro (AIEP 2022) che viaggia con le voci delle poetesse, in reading o in loop e le opere in selezione per ciascun luogo.

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